Nuova sede Schüco International Italia, Via del Progresso, Padova
La nuova sede Schüco Italia nella zona industriale di Padova correla
architettura ed innovazione tecnologica, identificando l’attività
aziendale: i settori direzionali, progettuali, commerciali, gli spazi per la
formazione dei tecnici si uniscono alla struttura logistica ad elevata
automazione.
La sede diviene così luogo espositivo e dimostrativo, dal
vivo. Il progetto dello studio B+B Associati (architetti Marco Bonariol
e Renato Bredariol) applica un rigoroso metodo compositivo, verso
l’essenzialità. Misurate scelte contrassegnano gli ambienti: l’architettura
valorizza la direzionalità dello spazio, distingue funzioni ed applica
tecnologie avanzate per ottimizzare il benessere interno.
Il progetto trasforma il capannone preesistente in un apparato logistico,
uno spazio a pilastri di grande altezza, e colloca le funzioni direzionali nel
nuovo corpo parallelo. L’insieme è unitario, i volumi sul fronte d’accesso
si collegano con un corpo trasversale, un luminoso corridoio al primo
piano con vetrate a tutt’altezza e frangisole ad alette metalliche fisse.
La planimetria evidenzia la corte, uno spazio introflesso di relazione e
giardino. In facciata, una parete in cemento a vista, di raffinata finitura,
segna l’ingresso con un accento materico. L’architettura dichiara la
tecnologia nel volume a uffici: sul fronte, pareti vetrate incorniciate da
lastre in conglomerato di resina e fibra di legno; nella facciata sud, la
parete vetrata assembla un sistema fotovoltaico avanzato; un controllo
automatizzato, ad opzione manuale, gestisce i valori ambientali interni.
L’atrio d’accoglienza snoda i percorsi: da un lato, un’elegante scala
con corrimano metallico e parapetto vetrato conduce ad uffici e sale
riunioni; dall’altro, si accede allo spazio espositivo, nucleo architettonico
a doppia altezza che indirizza alla parete di fondo, con i modelli al
vero di profili e pareti continue, e al retrostante spazio, che espone
la “macchina” dell’edificio, fra impianto geotermico e pannelli solari.
La sala espositiva vive di forti compenetrazioni: il volume su pilotis
dello spazio riunioni al primo piano si sovrappone in parte alla sala
suddividendone spazi a diversa altezza. Si apre una “scena urbana”, in
cui si duplicano i valori di interno e di esterno: il volume su pilotis diviene
un affaccio a parete finestrata, rivestito a pannelli in conglomerato di
resina e fibra di legno, colorato in pasta.
Nella corte interna, la lineapoligonale della parete vetrata a tutt’altezza si contrappone alla
parete curvilinea in calcestruzzo a vista, di elegante finitura, con finestre
a nastro e la scala d’accesso al piccolo ristorante interno. Rimandi
e sovrapposizioni concatenano l’architettura in una progressione di
percorsi, verso una scenografia che i materiali concorrono a definire:
pavimentazioni e pareti (legno, lastre di basalto e diorite, pareti divisorie
degli uffici in vetro, boiserie), il vetro per i parapetti delle scale e l’acciaio
satinato per i corrimano e le ringhiere della scala secondaria. L’edificio
vive anche di tali dettagli, di suggerimenti direzionali negli spazi, di
tecnologie e domotica per il controllo della qualità dell’aria e della
luminosità, che nella visione notturna si diffonde verso l’esterno.
HOME PAGE